mercoledì 18 marzo 2015

Demo Dead or Alive 5 Last Round Playstation 4



Sono rimaste davvero pochissime le software house in grado di resistere al dubbio fascino delle remastered, che continuano ormai a spuntare sul mercato con una frequenza a dir poco preoccupante. Quando la riproposizione degli stessi giochi in alta definizione tocca il genere dei picchiaduro, la questione diventa però ancora più complessa, soprattutto per via di edizioni multiple che promettono di aggiungere piccole – e talvolta insignificanti – migliorie al titolo che magari avevamo appena messo da parte. Le numerose versioni di Street Fighter e di altri franchise dello stesso genere rappresentano una cartina di tornasole della situazione che si è venuta a creare, e sebbene i puristi siano in grado di apprezzare le limature effettuate al sistema di combattimento, a tutti gli altri risulterà solo un modo come un altro per avvicinarsi a un gioco che era stato saltato a piè pari.
L’ultimo Round
D’altra parte, Tecmo Koei ci ha abituato alle continue riproposizioni degli stessi giochi già con la saga di Dynasty Warriors, e Dead or Alive non rappresenta di certo un’eccezione. Dopo la versione Ultimate e quella dedicata a PS Vita, arriva dunque sulle nuove console Last Round, che colma il vuoto lasciato dai picchiaduro su current gen poco prima dell’arrivo del nuovo Mortal Kombat e del già annunciato Tekken 7
Bisogna innanzitutto dire che questo quinto capitolo è senz’altro il migliore della saga, sia dal punto di vista dei contenuti, sia per quanto riguarda il sistema di combattimento, che risulta essere senza dubbio il più affinato tra tutti. Naturalmente, Dead or Alive non è mai stato il più fulgido esempio di tecnicismo, ed è al contrario uno dei picchiaduro più accessibili per i neofiti. Non siate però tratti in inganno da questa dichiarazione, perché per raggiungere un livello adeguato di esperienza bisognerà allenarsi per una quantità di ore davvero spropositata, a dimostrazione del fatto che quando il livello di competizione – soprattutto online – si fa proibitivo, affidarsi al caso significherà semplicemente fallire ogni round. Il Triangle System di Dead or Alive, sebbene si basi su colpi, prese e diverse contromosse direzionali in una struttura da “sasso-carta-forbice”, riesce a essere sufficientemente profondo e appagante, premiando gli utenti che sanno come sfruttare a dovere la varietà e il perfetto tempismo. In questo senso, bisogna segnalare piccole e influenti migliorie che tagliano le gambe agli utenti meno precisi, in favore di chi è abituato sfruttare i modi ideali per portare a segno delle contromosse perfette o ripetuti juggle. Anche il bilanciamento presenta meno lacune, ma è innegabile che il divario tra alcuni personaggi sia ancora piuttosto evidente, soprattutto quando si vanno a scontrare lottatori agili e più deboli come LeiFang e Hitomi, contro colossi lenti e devastanti come Bass e Bayman. Inoltre, anche tra i combattenti per così dire “alla pari” sarebbe impossibile negare la maggiore versatilità messa disposizione da Zack o da Hayabusa. Se è vero che in Last Round potrete trovare il meglio che finora la saga è stata in grado di offrire, è vero anche che siamo ancora distanti da un bilanciamento del roster che sia in grado di convincere pienamente, fermo restando che ad elevati livelli di abilità da parte degli utenti più esperti, le disparità vanno assottigliandosi sensibilmente. A proposito di margini di miglioramento per chi è alle prime armi, va indubbiamente elogiata la modalità allenamento, semplicemente la più completa in assoluto tra tutti i picchiaduro presenti sul mercato. Oltre al training libero, è possibile eseguire tutte le mosse che vengono di volta in volta indicate su schermo, e anche le combo più complesse, così da essere virtualmente pronti per gli incontri più difficili.

Giudizio Finale

7 non di più ! Riedizione dalla quale ci si aspettava lo sfruttamento dell'intera potenza di Ps4!

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